IL FENOMENO DEI FURTI DI CATALIZZATORI

Furti. Auto ibride le più colpite: le rubano per i metalli preziosi

OIP

Sempre più frequenti nelle grandi città, soprattutto quelle delle vetture elettrificate. Bastano cinque minuti, ci si può difendere?

Sembra incredibile ma i catalizzatori, una componente importante del sistema di scarico (e deinquinamento), sono diventati tra i più gettonati nei furti di strada.La cara e vecchia autoradio non interessa più e il catalizzatore non si può estrarre e portare sotto il braccio come il vecchio mangia cassette negli Anni 80. Perché il catalizzatore è così appetibile ai ladri? In realtà un po’ lo è sempre stato perché all’interno contiene metalli preziosi (palladio, platino e rodio per esempio) le cui quotazioni in questi mesi sono aumentate parecchio tuttavia l’impennata recente, di queste sottrazioni, nelle grandi aree urbane, è da ricercarsi anche in un altro grande problema che affligge il mondo dell’automobile. Anzi un doppio problema che si auto amplifica: scarsità di ricambi e crescita del costo degli stessi. Su alcuni mercati esteri la domanda è così alta che ha generato un flusso di pezzi rubati che partono dall’Italia e vanno verso questi Paesi. In piccola parte rientrano sul mercato nazionale: apparentemente sarebbero provenienti da auto incidentate destinate alla demolizione. Invece la provenienza è dubbia e tuttavia quasi sempre anche la filiera vende e compra in buona fede e i «soliti furbetti» fanno affari d’oro.

Facile da rubare

Il furto di un catalizzatore è poi abbastanza facile grazie ai flessibili a batteria: utensili che grazie a uno speciale disco possono tagliare l’acciaio in pochi secondi. Utensili reperibili nei centri commerciali per pochi euro. Purtroppo, per prelevare il catalizzatore, il malvivente causa ulteriori danni. Il suo scopo è prendere la sezione della marmitta con tutti i sensori presenti in entrata e in uscita tagliando tutto quello che incontra «sulla strada». Così molto spesso per prendere il catalizzatore il ladro traglia paratie, supporti e a volte persino la culla: la grande staffa a cui sono collegati i bracci inferiori delle sospensioni e viene appoggiato il motore. Danni che superano di gran lunga il valore del catalizzatore stesso.

Come accorgersene

Quando si avvia la macchina non c’è pericolo di ripartire senza catalizzatore o filtro anti particolato. Il rumore del motore è così forte e anomalo che ci si rende conto di avere un grande problema. A questo punto non resta che il traino: viaggiare con questi danni potrebbe essere pericoloso per s e e per gli altri.

Come difendersi

Ci si può difendere da questi furti? In pratica è quasi impossibile in maniera diretta. I ladri di solito colpiscono nei momenti di calma dei grandi parcheggi come la notte o la pausa pranzo cena. Auto isolate sono molto appetibili e per il ladro basta un cric idraulico e un flessibile a batteria. Massimo cinque minuti e il colpo è fatto. C’è qualche costruttore che sta pensando di marchiare il pezzo, tuttavia, è un deterrente di scarso effetto. Un allarme con sensore anti-sollevamento può essere utile. L’auto comunque non deve essere parcheggiata in una zona isolata. Quindi la strategia migliore è cercare di evitare di lasciare l’auto in una zona isolata e specie la notte. In caso di furto per rimpiazzare il filtro ci sono varie opzioni: il pezzo originale, il più costoso, i ricambi equivalenti con un risparmio medio del 30% e il rigenerato che costa circa la metà come quelli commercializzati su rete nazionale.